Contro il terremoto ci vuole la casa previdente. E in legno antisismica è meglio.

La terra tra Marche, Umbria e Lazio è tornata a tremare. Crolli e distruzioni si sono alternate con un ritmo impressionante ma per fortuna senza fare vittime. Le polemiche, invece, non sono mancate sempre indirizzate contro l’inefficienza delle politiche antisismiche negli immobili e sulla solidità delle tecniche di costruzione.

Oltre le emergenze, verso un’edilizia sismica consapevole

La necessità di assicurare casa contro il rischio sismico in Italia diventa sempre più impellente anche perché in pochi risiedono in quelle che possono essere considerate costruzioni a norma, ovvero abitazioni anti-terremoto in legno e altri materiali progettate per resistere alle oscillazioni del terreno.

Nel nostro Paese circa il 50 per cento del territorio è sismico. In esso sorgono il 38 per cento dei comuni italiani, e qui circa 6 milioni di edifici sono periodicamente stimolati da quello che il Sindaco di Amatrice ha ribattezzato come “il mostro”. Eppure nessuna forma di assicurazione per queste costruzioni è obbligatoria; per cui i cittadini che loro malgrado subiscono danneggiamenti o addirittura situazioni di inagibilità, per riparare il danno, devono sborsare di tasca propria o sperare nell’aiuto pubblico.

Perché scegliere una casa antisismica in legno

Quello che oggi gli esperti consigliano è costruire case antisismiche in legno. Infatti le tecniche moderne permettono di realizzare edifici antiterremoto fino a 20 piani. L’importante è che si rispetti la certificazione Pefc Italia, ovvero quella che garantisce che la materia prima legnosa derivi da foreste di qualità ma gestite in maniera sostenibile.

In Australia, per esempio, ci sono esempi di palazzi dalla struttura interamente in legno che addirittura superano i 40 piani. E dal punto di vista realizzativo i vantaggi sono tanti. Prima su tutti, spiegano i tecnici di Pefc Italia, è che un edificio in legno è più rapido a costruirsi. I tempi infatti vanno dalle 4 settimane alle 8 settimane a seconda delle dimensioni della struttura che si vuole realizzare.

Questi edifici, inoltre, sono più leggeri rispetto a quelli in cemento armato o acciaio e ovviamente c’è il fatto che hanno una resistenza verso le scosse che li rende più adatti alle zone sismiche, mentre una struttura pesante potrebbe essere danneggiata con maggiore facilità, soprattutto in caso di scosse di Richter superiore ai 5.5 o ai 6 gradi.

Infine, è interessante sapere che dagli edifici multipiano ai piccoli chalet, senza contare chiese, scuole, auditorium e biblioteche, il legno per costruzioni non ha in pratica limiti di applicazione e ha diverse prestazioni tecniche: isola meglio dal caldo e dal freddo e, abbinato a fissaggi in acciaio, rende l’edificio più leggero di ben 1/3 rispetto ad uno tradizionale.

Una rotta verso un’edilizia sicura ed efficiente

I dati sui quali ci inviato a riflettere i costruttori di edifici in legno dicono che in Italia è indispensabile un salto di qualità. È necessario badare a come si realizzano le case, i materiali utilizzati e le tecniche, ma bisogna pure proteggerle ed essere previdenti, rispetto ai danni che potrebbero subire ed alle risorse necessarie per rimetterle in sesto. Complice un’assicurazione sulla casa non obbligatoria contro i terremoti, meno dell’1 per cento degli italiani l’ha stipulata, ma ci si augura che in futuro questi numeri possano crescere.

Per fortuna la voglia di legno è sempre più in crescita: le case in questo materiale stanno diventando appannaggio di sempre maggiori clienti, tanto è vero che il mercato è passato dallo 0,5% del nuovo costruito nel 2005 al 15% del 2015. E tenendo conto che tutto questo è possibile utilizzando solo ed esclusivamente legno “sostenibile”, siamo di fronte davvero ad ottime premesse per il futuro.

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