Franco e Anna sono una giovane coppia. Oggi come oggi una domanda su tutte li tiene sulle spine: quanto potrà mai incidere sul loro bilancio familiare avere un figlio? Si tratterebbe del primo bebé, tanto desiderato ma al tempo stesso frutto di preoccupazioni. I giovani d’oggi, si sa, mancano un poco di coraggio e questo fa loro rinviare scelte importantissime. E’ forse pensando anche a questo scenario che il Governo, nella recente Legge di bilancio, ha confermato e reintrodotto una serie di “bonus” che riguardano soprattutto le famiglie “in attesa” e la gestione dei piccoli.

Sarà di 800 euro prima della nascita e mille euro l’anno per l’iscrizione al nido, il fondo a disposizione di nuovi nati, misura contenuta nel cosiddetto “pacchetto famiglia”, che contiene sovvenzioni attive indipendentemente dal reddito. E’ stato confermato poi il voucher baby sitter per le mamme che rientrano al lavoro subito dopo i cinque mesi di assenza obbligatoria; e pure il bonus bebé, in aiuto ai nuclei con i redditi più bassi.

Tornando alla nostra giovane famigliola, Franco fa l’impiegato mentre Anna la maestra d’asilo. La coppia vive oggi dignitosamente ma entrambi hanno bisogno di lavorare.

Per quanto riguarda le misure che partiranno dal 2017, la prima novità che potrebbe aiutare concretamente la nostra giovane coppia sarà l’assegno di 800 euro che potrebbero essere erogati se nel corso dell’anno avranno un figlio. Questa somma potrebbe essere messa a disposizione prima ancora della nascita per fare fronte anche alle spese dovute alla gravidanza.

In più potranno godere di un bonus bebé, come era negli anni passati che però non aumenta. Se il reddito annuale di Franco e Anna non sarà particolarmente elevano, potranno contare su 80 euro in più al mese per tre anni (960 euro l’anno) a partire dalla nascita del figlio. Ma lo Stato si raccomanda, la loro Isee dovrà mantenersi sotto i 25 mila euro l’anno. Per i nuclei con Isee inferiore a 7.000 euro, invece, si sale a 160 euro al mese, pari a 1.920 l’anno.

Nei mesi precedenti l’approvazione della Legge di bilancio si era parlato di un aumento del bonus bebé (prolungamento a 5 anni e raddoppio della cifra mensile a 180 euro) ma purtroppo questa opzione non è passata, per lasciare posto ad altre misure. E’ però raddoppiato l’assegno a disposizione dei nuclei familiari più bisognosi.

Tornando al bisogno di entrambi i componenti di una famiglia di lavorare, sarà sovvenzionato un cosiddetto “buono nido”: fino a mille euro l’anno a tutti i bambini nati dal primo gennaio 2016 e fino ai tre anni di età. Attenzione, però, ai mille euro si arriva se il piccolo resta iscritto al nido tutto l’anno, altrimenti il bonus spetta in quota parte. Anche il buono nido verrà garantito a tutti, indipendentemente dal reddito.

Buone notizie riguardano anche il futuro. Da qui al 2020, infatti, saranno messi sul piatto almeno 60 milioni di euro per creare una “cassa” che potrà garantire una serie di prestiti a tasso agevolato per spese legate all’arrivo di un figlio.

E’ confermato pure il buono – sotto forma di Voucher – da 600 euro utile per il servizio di baby sitter a favore di quelle mamme che necessitano e desiderano tornare presto al lavoro. Il Voucher baby sitter è confermato per due anni e il finanziamento nel 2017 raddoppia. Esso è riservato alle donne che tornano al lavoro subito dopo la maternità obbligatoria. Il contributo dura infatti i sei mesi del congedo facoltativo a cui la lavoratrice ha rinunciato.

Insomma tutte ottime notizie che ribadiscono a Franco e ad Anna che essere genitori è bello; ed oggi è addirittura economicamente più vantaggioso.

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